Sherwood Festival 2021

Sherwood 2021 | Park Nord Stadio Euganeo - Padova | #Sherwood21

Eventi

Garrapateros

Alle ore 21.00:
Quarti di Finale degli Europei di calcio su Maxi-Schermo


Duo bresciano elettro-patchanka che fonde rumba e flamenco con ritmi hip-hop, drum’n bass, trap ed elettronica in generale, il tutto “raccontato” in spagnolo. Chitarra, cajón flamenco, Handsonic e due voci per un live fatto di sudore e passione.

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Vi invitiamo a seguire queste indicazioni:

• Per la sicurezza di tutti: evitate assembramenti, indossate la mascherina quando vi alzate dai tavoli, igienizzatevi frequentemente le mani.

• Per garantire la sopravvivenza del festival vi chiediamo di non introdurre bevande di nessun tipo dall’esterno.

• Nel rispetto della campagna “Sherwood Change For Climate Justice” vi ricordiamo che non si potranno introdurre vetro e plastica all’interno dell’area.

• Per il rispetto del nostro vicinato vi raccomandiamo di non suonare percussioni o altri strumenti dopo la mezzanotte!

Sherwood Festival è necessario! E sarà per tutt*.

Non sono necessarie prenotazioni


Infoline: 335.1237814
(Risponde dalle ore 13:00 alle 18:00)
Per info generali: [email protected]

Il solco e il segno

Narrare lo sport per immagini


ore 20.00 – “San Precario Free Sport Area”

Incontro con:

Paolo Castaldi (Fumettista e Visual artist)


Paolo Castaldi Fumettista e visual artist milanese, classe 1982.

I suoi graphic novel sono pubblicati in vari paesi d’Europa e del mondo.

La sua prima opera, Etenesh, l’Odissea di una migrante vince in Italia il Premio Boscarato come Miglior autore esordiente, e in Francia, il Prix Valeurs Humaines.

Pubblica in seguito Diego Armando Maradona, Chilometri Zero, Gian Maria Volonté, Pugni, Storie di boxe, e Allen Meyer, graphic novel che inaugura Rami, la prima collana fiction di BeccoGiallo Editore.

Nel 2018 arriva una storia di supereroi “made in italy”, 365 e Zlatan, graphic novel che segna il suo debutto per la collana Feltrinelli Comics e racconta la vita del calciatore Zlatan Ibrahimovic.

Nel 2019, sempre per Feltrinelli Editore, pubblica L’Ora X – Una storia di lotta continua,

Nel 2020 debutta in Francia con un’opera inedita, non tradotta dall’italiano, Vann Nath, per l’editore la Boîte à Bulles. Poco dopo esce in Italia il suo terzo graphic novel per Feltrinelli, La Buona Novella, una trasposizione a fumetti dell’omonimo disco di Fabrizio de André.

Collabora periodicamente con la rivista Linus.


Vi invitiamo a seguire queste indicazioni:

• Per la sicurezza di tutti: evitate assembramenti, indossate la mascherina quando vi alzate dai tavoli, igienizzatevi frequentemente le mani.

• Per garantire la sopravvivenza del festival vi chiediamo di non introdurre bevande di nessun tipo dall’esterno.

• Nel rispetto della campagna “Sherwood Change For Climate Justice” vi ricordiamo che non si potranno introdurre vetro e plastica all’interno dell’area.

• Per il rispetto del nostro vicinato vi raccomandiamo di non suonare percussioni o altri strumenti dopo la mezzanotte!

Sherwood Festival è necessario! E sarà per tutt*.

Non sono necessarie prenotazioni


Infoline: 335.1237814
(Risponde dalle ore 13:00 alle 18:00)
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Road To Galeano VIII

Tappa Campionato Nazionale UISP – Settore Muay Thai e Pugilato

Settore Muay Thai e Puglitao UISP su Facebook

In collaborazione con:

Palestra Popolare Galeano e Wat Muay Thai Padova

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• Per garantire la sopravvivenza del festival vi chiediamo di non introdurre bevande di nessun tipo dall’esterno.

• Nel rispetto della campagna “Sherwood Change For Climate Justice” vi ricordiamo che non si potranno introdurre vetro e plastica all’interno dell’area.

• Per il rispetto del nostro vicinato vi raccomandiamo di non suonare percussioni o altri strumenti dopo la mezzanotte!

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Donne, razza e classe


Ore 21.00 – Second Stage

Con:

Djarah Kan (Attivista e scrittrice)
Kwanza Musi Dos Santos (Attivista e fondatrice di “QuestaèRoma”)
Wissal Houbabi (Artista e attivista)

Modera:

Marta Sottoriva (Global Project)


Una dibattito che affronta la questione cruciale di come si declinino oggi l’identità e l’oppressione secondo gli assi portanti che Angela Davis definì come “donne, razza e classe” all’interno del dibattito femminista statunitense alla fine degli anni ’70.
Come si declina oggi la costruzione di soggettività in lotta per la sovversione delle ingiustizie nel mondo contemporaneo? Cosa significa oggi donna, razza, classe in Italia e nella costruzione dei confini?


Vi invitiamo a seguire queste indicazioni:

• Per la sicurezza di tutti: evitate assembramenti, indossate la mascherina quando vi alzate dai tavoli, igienizzatevi frequentemente le mani.

• Per garantire la sopravvivenza del festival vi chiediamo di non introdurre bevande di nessun tipo dall’esterno.

• Nel rispetto della campagna “Sherwood Change For Climate Justice” vi ricordiamo che non si potranno introdurre vetro e plastica all’interno dell’area.

• Per il rispetto del nostro vicinato vi raccomandiamo di non suonare percussioni o altri strumenti dopo la mezzanotte!

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(Risponde dalle ore 13:00 alle 18:00)
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Ivca

Luca Rebellato in arte lvca, nato a Bassano del Grappa nel 1997, inizia ad avvicinarsi al mondo della musica sin da piccolo, finchè all’età di 15 anni fonda con un caro amico la crew hiphop “LoopiClick.

Un anno dopo inizia a lavorare al suo primo Ep “Dentro e Fuori dall’Acqua” da Endi Primo. A distanza di qualche mese entra a far parte della label indipendente Ak47 con cui registra il suo primo street album “Helsinki” che riscuote un discreto successo e arrivano i primi live.

Nel 2016 incontra il talentuoso beatmaker Nicola (ilovenikobrens) e decide di lasciare la label per intraprendere un nuovo percorso con lui. I due iniziano a registrare numerose tracce da cui nasce il disco “Donnarumma”.

Nel 2017 ha vita il progetto lvca che li porta a registrare quattro singoli disponibili su Spotify e alla firma con Giada Mesi nel settembre 2018. Dopo la pubblicazione di due singoli, “il mondo non è un cerchio perfetto” e “la bronchite d’estate”, pubblica un EP di brani con l’inedito “pensieroso me”. I singoli sono stati inseriti nelle playlist Scuola Indie e Graffiti Pop di Spotify.

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Schiavi del lavoro

A cura di Osteria Volante


Ore 20.30 – Libri, Media & Produzioni

Con:

Maria Panariello (Campaigner dell’Associazione Terra)
Barbara Maculan (Presidente Cooperativa Equality)
Lidia Baratta (Giornalista)


La serata “Schiavi del lavoro” si inserisce nell’ambito di un festival chiamato “Eventone”, organizzato dall’associazione L’Osteria Volante, che quest’anno giunge alla sua sesta edizione ed è dedicato ad un tema quanto mai attuale ed importante: quello delle “Schiavitù moderne”. Il concetto di schiavitù su cui si concentra il festival è inteso in senso ampio e multisettoriare. Infatti, nel mondo contemporaneo in cui viviamo, la schiavitù non è sempre e solo associabile a situazioni di disagio economico-sociale, povertà estrema e/o contesti politici autoritari. La schiavitù entra a gamba tesa anche nella quotidianità di noi cittadini e cittadine “dell’Occidente del benessere”, che quella schiavitù la sfruttiamo, o ne siamo, più o meno consapevolmente, vittime. Durante la serata “Schiavi del lavoro”, insieme a Barbara Maculan, Presidente della Cooperativa Equality e a Maria Panariello, Campaigner dell’Associazione Terra, andremo ad approfondire due fenomeni legati allo sfruttamento lavorativo, quello della tratta di esseri umani e quello del capolarato. Guidati dalle due ospiti, cercheremo di approfondirne le caratteristiche, le cause e le dimensioni a livello locale, nazionale ed europeo.


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Siz & The Underdogs Band

Alle ore 21.00:
Semifinale degli Europei di calcio su Maxi-Schermo


Michele Sicilia in arte SIZ aka KOB, classe 1990, nato in Veneto ma di sangue Siculo, è un giovane artista Reggae/Dancehall/World Music. Voce graffiante ed un’anima soul. In attivo due singoli più un EP, “Road 2 Life” prodotto da Underdogs Records ed un album prossimo all’uscita e svariati singoli sempre prodotti da Underdogs.

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In collaborazione con Underdogs Records


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Stop Colonialism!


Ore 20.00 – Libri, Media & Produzioni

Con:

Shaden Ghazal
Anwar
Silvia Gharaba
Alba Nabulsi

Modera:

Valentina Nessenzia (Associazione Ya Basta! Êdî Bese!)

A seguire proiezione di una selezione di corti del Nazra Palestine Short Film Festival


La violenza contro i palestinesi negli ultimi due mesi è stata così terrificante che è stata portata all’attenzione di coloro che ne erano precedentemente immuni. I palestinesi in Israele sono stati uccisi da folle inferocite mentre la polizia guardava dall’altra parte. Nulla di tutto questo è una novità. Gaza è stata sotto attacco a intervalli regolari dal 2008 e con ogni incursione israeliana abbiamo assistito ogni volta ad uno schema simile: pulizia etnica dei palestinesi in Israele e nei territori occupati, immense provocazioni accompagnate da repressione sul campo e gli F16 che fanno piovere bombe sugli abitanti di Gaza. Le organizzazioni umanitarie – sia internazionali che israeliane – hanno condannato ripetutamente l’embargo illegale di Gaza e la spinta in avanti del colonialismo israeliano nei territori occupati.

La popolazione viene deportata dalle proprie terre per essere reclusa e messa a produrre beni e servizi calati dall’alto. In questo modo si impone al popolo palestinese una produzione aliena e alienante della propria esistenza, si distruggono le comunità e insieme a loro la produzione e la riproduzione del proprio popolo.

Patrick Wolfe, storico e scrittore australiano, ha sostenuto che occorrerebbe rileggere la storia del capitalismo attraverso la storia del colonialismo. Questa intuizione sarebbe interessante da verificare anche altrove: oltre la Palestina, oltre le ex-colonie, nel cosiddetto mondo occidentale. D’altronde sappiamo bene cosa significa dalle nostre parti distruzione e devastazione dei territori in nome del profitto, necessità securitarie e carcerazione preventiva, “siti strategici di interesse nazionale” e spopolamento dei territori. Come sappiamo bene che le promesse di “sviluppo e prosperità” altro non sono che un’esistenza di miseria in cambio di un salario precario.

La storia del popolo palestinese però è anche la storia della lotta per la Palestina libera e indipendente. La resistenza popolare è l’unica risposta possibile ai vari piani di pace che si sono susseguiti e agli altri che seguiranno, perché il popolo palestinese lo sa bene: nessuna pace è possibile senza terra, giustizia e libertà.


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Metro Quadro & Flexional

Alle ore 21.00:
Semifinali degli Europei di calcio su Maxi-Schermo


Il Metro Quadro nasce nel 2013 come frutto di collaborazione tra Cico, Espanico e Ioba: Mc’s di Chioggia conosciuti nel posto per le varie tracce e Mixtape e soprattutto per il loro talento a improvvisare rime in tempo reale (Freestyle). Nel 2020 escono con il singolo “Symphony’s Cash”: traccia di preavviso del loro primo album intitolato “Tratto da una storia vera” la cui data d’ uscita è programmata dopo la prima metà del 2021. La produzione è stata curata dal collettivo Flexional, i quali hanno dato il loro tocco trasformando l’album in un genere proprio, diverso dal comune Hip Hop. Questo legame ha fatto abbattere i classici muri tra generi musicali, cavalcando grandi palchi con artisti sempre più importanti dando forza al gruppo e creando uno spettacolo da non perdere!

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“20anni – Cronache di inizio millennio dal G8 di Genova”

Visita il sito di “20ANNI”

Spettacolo con: Alessio Di Modica
Brano inedito di Massimo Zamboni
Elaborazioni sonore: Maurizio Cianchino


Qualcosa di significativo accadde nei giorni di luglio del duemilauno: una marea di persone di diversa età, provenienza e storie invase le strade di Genova. il mare azzurro e il cielo blu erano la cornice, la voglia di cambiare il mondo e di camminare verso la libertà, l’amore, la rabbia e la gioia di essere insieme li spinse a incontrarsi, perché credevano che “rivoluzione vuol dire incontrarsi con sapiente pazienza” (Danilo Dolci). Erano gli anni dei Social Forum, di quello che venne definito il popolo di Seattle, in realtà era tutta gente che sentiva profondamente di essere cittadini del mondo e che credevano che la libertà fosse un diritto di nascita e non di nazionalità. In quel luglio del 2001 una generazione si scontrò contro il muro di una nuova repressione, ” si consumò la più grande sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale ” (Amnesty International), ma un’altra cosa riportarono i media. I fantasmi del passato tornarono e il dolore non andò più via. Nel 2003 sentimmo la necessità di raccontare ad altri quello che avevamo vissuto a Genova, dentro di noi e fuori. Adesso dopo 19 anni sentiamo la necessità di ricordare quello che è successo, come furono trattati i manifestanti. Oggi raccontiamo quei giorni con una ballata metropolitana, utilizzando un linguaggio urbano che attinge all’antica arte del Cunto, mischiando antico e contemporaneo, cercando una lingua universale che parli col suono più che col significato. E’ un racconto personale eppure collettivo allo stesso momento. Vogliamo cuntare, celebrare e rinnovare il sogno di una generazione col senno degli anni passati, il viaggio di quattro ragazzi spinti dal vento della coscienza civile e politica, che dal profondo sud vanno a Genova per incontrare tutti i sud del mondo e costruire un OTRO MUNDO.

“E’ proprio attraverso il viaggio – mentale o reale che sia , interiore o avventuroso- che ogni generazione costruisce la propria memoria e , a ben guardare anche la propria leggenda” (Pier Vittorio Tondelli)


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